INTOLLERANZE ALIMENTARI

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INTOLLERANZE

L’intolleranza alimentare consiste in una reazione avversa dell’organismo ad un determinato alimento o a qualcuno dei suoi componenti, ed è anche definita pseudo allergia o idiosincrasia alimentare.
Le cause possono essere: fattori genetici o ambientali come lo smog, i pesticidi, i fastfood, surgelazione e conservazione degli alimenti, conservanti. Le allergie e le intolleranze alimentari sono fenomeni la cui incidenza è tuttora sottostimata. Si presentano spesso con sintomi mascherati. Le cause non sono ancora completamente chiarite. È ipotizzata una multifattorialità all’origine del problema.
Il paziente può presentare:




sintomi
  • • Gonfiore o meteorismo
    • Dolori addominali
    • Stitichezza
    • Diarrea
    • Ritenzione idrica
    • Problemi di pelle
    • Stanchezza
    • Cefalea
    • Allergie
    • Sovrappeso

Cosa significa intolleranza alimentare?
L'intolleranza alimentare è ambito della medicina non ancora completamente definito e codificato. L'osservazione empirica che sempre più pazienti presentano sintomi direttamente o indirettamente sostenuti da alimenti, non si accompagna a sempre a un riscontro clinico supportato da esami di laboratorio inequivocabili.Sono delle Reazioni avverse alle frazioni proteiche degli alimenti
Scatenano una risposta IgG mediata
Hanno una Comparsa tardiva. Circa 48-72h
Da Reazione di Accumulo
Più frequenti in età adulta
Sintomi Aspecifici
Nell'ambito della medicina e delle metodiche diagnostiche scientificamente convalidate, le reazioni avverse agli alimenti per ora riconosciute sono: 
l'Allergia alimentare, l'Intolleranza al Glutine (Celiachia), 
l'Intolleranza conseguente al deficit di enzimi (lattasi e intolleranza al lattosio, 2% circa della popolazione), e 
le Reazioni Idiosincrasiche (reazioni apparentemente non giustificate).
Molto resta però da capire, anche perché è sempre più frequente il caso di pazienti che presentano miglioramento della sintomatologia con la semplice sospensione di determinati alimenti. 
La diagnostica convenzionale, scientificamente riconosciuta, delle reazioni "allergiche" agli alimenti sono:
- Test di provocazione orale
- Challenge test orali
- Prick test o test cutaneo (patch test)
- Diete d’eliminazione e di reintroduzione graduale
- test epicutaneo per le allergie da contatto
- Ig E totali nel siero
- Istamina plasmatica
- Triptasi plasmatica.
Nell'ambito delle metodiche non convenzionali e scientificamente non convalidate, si parla sempre di più di intolleranza alimentare, alimentando la confusione già presente.
E' quindi importante iniziare a distinguere le diverse forme di reazioni avverse agli alimenti.
Allergia alimentare: provocata da una reazione immunologica immediata, causata da aumento delle IgE e dell'istamina, provoca la comparsa di sintomi in breve tempo, allo stesso modo dell'allergia ai pollini.
La diagnosi più sicura si effettua con il R.A.S.T.
Intolleranza alimentare propriamente detta: reazione immunologica provocata dalle proteine degli alimenti, causata da incremento delle IgA e delle IgG.
La più conosciuta è l'intolleranza al glutine, e la diagnosi si effettua con la ricerca di anticorpi specifici. I sintomi possono comparire sino al terzo giorno successivo all'introduzione del glutine.
Intolleranza alimentare per deficit enzimatico: la più conosciuta è l'intolleranza al lattosio, causata da un deficit dell'enzima lattasi.
Ne è colpito il 2% della popolazione circa, ma è in aumento a causa della sospensione da latte e derivati suggerita da molte scuole di pensiero, soprattutto nell'ambito della naturopatia.
La sospensione radicale del latte e dei suoi derivati apporta spesso benefici soggettivi in quanto ai nostri giorni tutti i prodotti di pasticceria, caseari, molti prodotti confezionati (salse, pasta di grano, insaccati, ...) contengono lattosio. In realtà le frazioni proteiche del latte e dei derivati del latte contengono più di venti sostanze potenzialmente allergizzanti, mentre solitamente gli zuccheri contenuti, non sono responsabili di reazioni immunologiche.
A fronte di queste considerazioni è più corretto parlare esclusivamente di campo di disturbo alimentare, anziché di intolleranza alimentare, proprio per evitare di cadere in confusione.
Si parla di Intolleranza Alimentare quando la reazione non è provocata da modifiche del Sistema Immunitario