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ALIMENTI- SISTEMA IMMUNITARIO-METABOLISMO

Un alimento può alterare il nostro organismo senza che ce ne accorgiamo, manifestando sintomi come:

• Cefalee, emicranie, stanchezza cronica, scarsa concentrazione.
• Stitichezza, diarrea, coliti, colon irritabile, aerofagia e meteorismo.
• Predisposizione alle candidosi e micosi, cistiti ricorrenti.
• Dismenorrea, agitazione e palpitazioni.
• Equilibrio alterato, depressione, labilità di umore, nevrosi.
• Iperattività, astenia, torpore mentale, attacchi di panico.
• Insonnia ed agitazione notturna.
• Sovrappeso e cellulite. Psoriasi, acne, orticaria.
• Asma, allergia, eczemi, rinite, otiti.
• Congestione nasale, catarro, bronchiti ricorrenti.
• Linfoadenopatie tonsillare, dolenzia articolare.
• Artriti, artrosi, mialgie, dolenzia articolare ricorrente.

IL CAMPO DI DISTURBO è l’incapacità o l’impossibilità del nostro organismo di metabolizzare completamente o di utilizzare in maniera corretta determinati alimenti o gruppi di alimenti.
Si parla di campo di disturbo, quando non vi è produzione di IgE, le reazioni non sono immediate dopo l’assunzione di cibo, ma avvengono anche a distanza di 72 h, e si possono sviluppare a carico di tutti gli organi. È da mettere in relazione con un’alterata reazione del sistema immunitario.
Provoca sintomatologia riferita ad un’alterazione organica già strutturata, o ad un’alterazione di funzione d’organo o d’apparato.
Sostiene i sintomi.
Sovraccaricando l’organo o apparato maggiormente stressato.
Ogni alimento può essere associato ad una funzione d’organo e metabolica.
I sintomi sono sostenuti anche dalle intolleranze.
Evitando l’assunzione di un alimento si ha
Minore accumulo di sostanze organiche.
Minore carico dell’organo stressato.
Maggiore risposta terapeutica.Ma attenzione
gli alimenti non vanno eliminati definitivamente ma solo per periodi limitati
Importante è effettuare una dieta a Rotazione

Gli alimenti sono in genere quelli assunti giornalmente in forma anche nascosta.
Presente di norma per 3-4 alimenti o gruppi alimentari.

Con l’alimentazione noi forniamo energia al nostro organismo, per cui un alimento non ben tollerato non solo causa una diminuzione dell’energia assunta ma consuma anche una maggiore energia per essere digerito, metabolizzato ed eliminato.
Per questo nei casi di campi di disturbo si accusano sintomi come stanchezza e sonnolenza dopo i pasti ed anche durante la giornata.

Il CAMPO DI DISTURBO si acquisisce con il tempo, specialmente quando sussistono delle disfunzioni digestive/enzimatiche di lieve entità, o delle alterazioni della flora batterica intestinale.

Ogni Intolleranza può essere associata
a Sali di Schuessler
Per agire come nutrimento cellulare. Come Terapia metabolica. Per Drenaggio intra ed extra cellulare.
Per ridurre i tempi di astinenza da un alimento.
Associata ad un riequilibrio organico. Per la terapia di regolazione.
All’aspetto emozionale.

La sospensione va fatta per almeno 3 mesi.
La sospensione potrebbe portare ad un aggravamento a distanza di pochi giorni.
Occorre aumentare il drenaggio degli emuntori.


Il meccanismo che causa lo scatenarsi dell’ alterata reazione del sistema immunitario può essere riportato a 3 teorie:
• Teoria delle carenze Mineraliche – Vitaminiche.
• Teoria dell’assorbimento alterato di macromolecole dalla parete intestinale.
• Teoria degli Agenti Stressanti.

TEORIA DELLE CARENZE MINERALICHE-VITAMINICHE:

Chiamate da alcuni autori anche “ false intolleranze”.
Le carenze di questo tipo porterebbero ad un malfunzionamento degli enzimi che utilizzano queste sostanze e non sarebbero direttamente legate ad una reazione del sistema immunitario. Quelli che si riscontrano più frequentemente sono lo Zinco, il Manganese, il Selenio, il Rame.
Il miglior metodo di controllo è l’utilizzo del mineralogramma il quale consiste in una vera e propria biopsia cellulare. Infatti non deve essere ricercata la concentrazione a livello del sangue, la quale potrebbe non corrispondere ai valori reali dei minerali presenti, in quanto è importante il valore del minerale intracellulare e non in circolo.
Un caso è l’OSTEOPOROSI, dove tramite la MOC, vediamo la densità ossea ma non il reale quantitativo di Calcio nell’organismo, presente spesso in eccesso, infatti spesso il nostro organismo non è in grado di utilizzarlo perché manca di altri minerali necessari al trofismo osseo.
Importante è il giusto e fisiologico rapporto tra i vari minerali presenti.
Inoltre con questo mineralogramma possiamo determinare la presenza di metalli tossici, tra i più comuni il Piombo che può essere presente in acciughe, mais, riso (soffiato), birra, aragosta, polvere lievitante, sardine in scatola.

TEORIA DELL’ASSORBIMENTO ALTERATO DELLE MACROMOLECOLE:

La teoria si basa sull’osservazione che il 60% di tutte le cellule del sistema immunitario si trova a ridosso delle pareti intestinali e queste sono protette da una popolazione di cellule saprofite (flora batterica intestinale). In effetti è di estrema importanza la DISBIOSI, cioè l’alterazione della flora batterica, che causa una serie alterazioni e colonizzazioni estranee al nostro organismo.
Spesso sono legate anche ad alterazione cronica della funzione digestiva che consente l’assorbimento di sostanze proteiche alimentari, non perfettamente digerite, con carattere antigenico, attraverso la mucosa intestinale, e trattate come non-self dall’organismo.
Infatti una delle cause più frequenti dell’ insorgere di tale problema è l’ alterazione della flora batterica intestinale provocata da terapie antibiotiche, stress, inquinamento ambientale scarsa qualità degli alimenti, ecc... Che possono essere riequilibrate con la somministrazione di fermenti lattici misti, ad alta concentrazione ed in grado di passare la barriera dello stomaco.
TEORIA DEGLI AGENTI STRESSANTI:

Gli Ecologisti clinici sostengono da anni che i motivi principali dell’aumento di certe malattie sono da imputare alla contaminazione, sofisticazione ed alterazione dei cibi ed alle mutazioni dell’ambiente circostante.
Normalmente ogni evento esterno provoca una reazione dell’organismo che deve adattarsi per mantenere l’equilibrio; ma le continue sollecitazioni esterne indeboliscono questo sistema che può raggiungere un vero indebolimento.

Le alterazioni dell’organismo sono sostenute da alcuni alimenti che risultano essere per il nostro organismo dei campi di disturbo.
Alcune volte alcuni tipi di intolleranze si legano a delle disfunzioni di alcuni organi che non aiutano l’eliminazione e metabolizzazione.
Importante è capire quale è la disfunzione d’organo legata a quegli alimenti o serie di alimenti, anche se non sembra direttamente chiaro o collegato a quel organo.
Una volta individuati i cibi responsabili del fenomeno, è sufficiente la sospensione completa degli alimenti non tollerati che deve essere fatta per almeno 2-3 mesi, dopo di che verrà di nuovo verificata.

ALLERGIE:

E’ un disturbo in continuo aumento, da cui non si guarisce.
Tra i fattori scatenanti:
L’alimentazione non fisiologica nei primi mesi di vita con introduzione precoce di cibi allergizzanti ( uovo, latte, pesci, grano, pomodoro, ecc.).
Uso eccessivo d’antibiotici nel primo anno di vita.
 
            DIFFERENZA TRA ALLERGIE ED INTOLLERANZE ALIMENTARI

ALLERGIE ALIMENTARI:
• Innalzamento delle IgE
• Rast positivo
• Reazione sintomatica immediata

INTOLLERANZE ALIMENTARI:
• Nessuna variazione delle IgE.
• Rast negativo.
• Reazione sintomatica sfumata.

Esistono poi altri tipi d’alterazioni della risposta a certi alimenti

IPERSENSIBILITA’:
Reazione ad alcune sostanze presenti negli alimenti.
Rilascio di istamina (vino rosso, cioccolato).

PSEUDOALLERGIE
Deficit enzimatico ( mancanza della Lattasi, il Favismo).

REAZIONI TOSSICHE:
Agli alimenti avariati o non perfettamente edibili.
Avvelenamento da funghi, botulismo.

                        METODI DI ANALISI PER L’INTOLLERANZA

• BIOTRICOTEST
• CYTOTEST
• VEGATEST
• KINESIOLOGIA

        TEST DI BIORISONANZA

• BIOTRICOTEST
• VEGATEST
• GENIUS TEST

VEGA TEST:
Sviluppato partendo dall’EAV, si differenzia perché viene misurato un solo punto, mediante il quale vengono testate alcune fiale con l’alimento. Non si basa sulla resistività ma su una risonanza del paziente con la sostanza testata.
Può essere soggettivo perché dipende dall’esperienza e dall’abilità del misuratore.
Biorisonanza.
Organici e funzionali.

BIOTRICOTEST:
È un’analisi di biorisonanza ottenuta misurando le diverse vibrazioni emesse dal DNA che contiene l’informazione (contenuto nel capello) con il campo vibrazionale dell’alimento e quindi dei suoi componenti.

      TEST BIOELETTRONICI:
EAV: elettroagopuntura di Voll
Sono utilizzati apparecchi che misurano le differenze di potenziale sui punti dell’agopuntura cinese e d’altri punti scoperti da Voll.
L’ apparecchiatura è abbastanza costosa, soggettiva, scarsa riproducibilità.
CYTOTEST:
• Viene fatto in vitro sul sangue.
• È molto rapido, è sensibile e selettivo.
• La preparazione dei vetrini è lunga e complessa.
• La lettura delle reazioni è soggettiva.
• Occorrono cellule vive.

PROVE KINESIOLOGICHE:
Valuta le variazioni della forza muscolare dopo che si sono messi a contatto gli alimenti con il paziente.
Presenza scarsa attendibilità quando si parla di persone con problemi neurologici o muscolari e neuro labili.
Notevole effetto placebo.
Poco riproducibile e molto soggettivo.

Poiché ogni alimento contiene varie sostanze con potenzialità allergizzanti, è più corretto parlare di CAMPO DI DISTURBO ALIMENTARE, che causa uno STRESS continuato nel nostro sistema, mettendo in moto una serie di reazioni di risposta che coinvolgono l’organismo fino alla fase di esaurimento.
Gli alimenti sono infatti quelli assunti giornalmente e che spesso il nostro organismo desidera.
Vanno in pratica a sovraffaticare l’organo o l’apparato maggiormente stressato.
Ogni alimento, secondo la Medicina Funzionale, vede ogni alimento associato ad una funzione d’organo e metabolica.
È inutile togliere una tossina senza ripristinare la funzione d’organo, perché possiamo creare spazio per un’altra tossina.
Somministrando un Sale complementare alla mancanza possiamo riequilibrare l’organismo e si può ridurre il tempo di sospensione dell’alimento.
La sospensione deve essere fatta anche per diminuire l’accumulo di sostanze organiche, per avere un minor carico dell’organo stressato, e avere una maggiore risposta terapeutica.

Tutte le patologie rispondono bene all’analisi della biorisonanza, in quanto ci permettono di avere una valutazione del disfunzionamento dell’organismo che si è allontanato dalle reazioni fisiologiche.

AFFEZIONI CUTANEE:
Dermatiti, orticarie, eczemi, pruriti, possono essere indotte da intolleranze alimentari. Spesso anche la psoriasi ( circa 60% dei casi) possono essere migliorate in seguito alla sospensione di alcuni alimenti. I gruppi di cibi che più di frequente possono dare questi fenomeni sono: Latte, Uova, Grano.

PATOLOGIE IN ETA’ PEDIATRICA:
A parte forme gravi di patologia, molte delle malattie dell’infanzia traggono giovamento dall’analisi delle intolleranze.
Eczemi, dermatiti, asma, riniti croniche, coliche gassose ed addominali, stitichezza e diarrea, occhiaie ed enuresi, sono spesso regredite in seguito alla sospensione degli alimenti incriminati.
Rispondono bene anche casi di iperagitazione, iperattività, svogliatezza, scarsa capacità di concentrazione, insonnia, pianto facile e frequente, comportamenti aggressivi e violenti, dislessia, alterazioni della scrittura.
Spesso anche tramite la madre nei primissimi mesi di vita, si può trasmettere l’intolleranza, che si manifesta con dermatiti e disturbi gastrointestinali, che spesso regredisce togliendo alla madre l’alimento intollerante.
Il corretto svezzamento dovrebbe prevedere l’assunzione di un solo alimento per volta per vedere eventuali reazioni anche non a breve termine.

PATOLOGIE INTESTINALI:
Sono quelle che riguardano tutto il tratto gastrointestinale, da gastriti ad ulcere, colon spastico o irritabile.
Tutte queste patologie rispondono bene e velocemente all’eliminazione del campo di disturbo alimentare, con risultati positivi tra il 70-75%.
Tra i prodotti che spesso generano queste patologie troviamo: Latte, Solanacee (pomodori, melanzane, patate, ecc.), grano e caffé.

INTOLLERANZA AL LATTE
 Sono di 2 tipi:
 Alle PROTEINE la più frequente.
 Al LATTOSIO più rara; legata a carenza di Lattasi: 2%

Dopo l’allattamento non produciamo più lattasi, diventiamo cioè intolleranti al lattosio perché non è più necessario. Nella razza bianca è rimasta una certa tolleranza al Lattosio, al contrario di altre razze in cui il 100% della popolazione risulta intollerante; per esempio gli ESCHIMESI, che non sono di razza bianca, ricevono vit D e Calcio dal pesce e non hanno bisogno del Latte.

FATTORI SCATENANTI:
• Deficit enzimatico ( pancreatico).
• Disbiosi
• Prevenzione dentale con fluoro.
• Alterazione del metabolismo del Fosforo e del Calcio.
• Acidosi tessutale con sovraccarico renale.
ORGANI ASSOCIATI:
Mucosa del Colon, pancreas endocrino ed esocrino, paratiroide, tiroide, rene.
DIETA PRIVA DI LATTE:
• Latte vaccino, burro, yogurt, margarina.
• Formaggi di tutti i tipi.
• Lattosio ( eccipiente in molte forme farmaceutiche e granuli omeopatici).
• Cioccolato al latte, gelati.

Controllare gli ingredienti in : Ragù, salse, polenta, puré di patate, ripieni di surgelati, salumi.
Si può usare in sostituzione: Latte di soia, cocco, mandorle, riso.

CEFALEE
In alcuni studi effettuati si è visto un risultato di miglioramento ed una guarigione almeno nell’80% dei casi.
I gruppi di cibi che più spesso possono dare questa patologia sono: grano, latte, caffé, solanacee.

INTOLLERANZA AL SACCAROSIO
Associata a micosi intestinale e disbiosi fermentativa.
Gli organi che possono essere associati sono: fegato, pancreas, colon, stomaco.

INTOLLERANZA AL GLUTINE
Presente nei Cereali come Frumento, Orzo, Segale, Avena.
Sembra legata alla trasformazione che ha subito il grano negli ultimi anni nella specie alla struttura proteica.
Per cui il nostro sistema intestinale non riconosce le proteine del glutine modificate producendo le IgA.

DIETA PRIVA DI GRANO:
Occorre evitare:
• Farina bianca ed integrale.
• Pane, pasta, pizza.
• Crusca di grano, germe di grano, fibre del grano.
• Biscotti, cracker, fette biscottate.
• Torte, dolci, pasticcini, crema di pasticceria.
• Pastelle per carni e pesce, fritture.
• Alcolici come Whisky, gin, birra, vodka (eccetto quella di patate).

Controllare la lista degli ingredienti sempre.
Farine alternative:
Riso, Farro, Kamut, Tapioca, Magniochia, Quinoa, Soia.

INTOLLERANZA AL LIEVITO

Associata a fermentazione intestinale, disbiosi secondaria a terapia antibiotica, associata a intossicazione da metalli pesanti.
ORGANI ASSOCIATI: intestino crasso e tenue, pancreas, fegato e reni.

DIETA PRIVA DI LIEVITO:
• Pane pizza, torte.
• Yogurt, funghi e tartufi.
• Formaggi e salse varie, frutta secca.
• Aceto di vino, anche quello balsamico.
• Birra, alcolici in generale.
• Dadi del brodo, sottaceto e crauti, alimenti conservati in genere.
• Vitamine del gruppo B.

DIETA PRIVA DI NICHEL:
• Aringhe, asparagi, birra, cacao, cavolfiore.
• Funghi, lievito artificiale, margarina.
• Pesche, spinaci, tè, cibi conservati.
• Farine integrali.

Evitare il contatto con:
Bottoni di metallo, reggiseni, chiusure lampo.
Gioielli sono tollerati solo quelli in Oro giallo e platino se puri.
Maniglie, utensili di cucina, fermagli metallici.
Portachiavi, temperini, penne e matite.
Macchine da scrivere, tinture per capelli, alcuni detersivi e fungicidi.


Gli alimenti che sovraccaricano il sistema producono intolleranze.

ALIMENTO --- ANTIGENE --- NON SELF
Se non viene digerito bene.

1) Ipocloridria. Non riesce a digerire gli alimenti
2) Contaminanti sugli alimenti o OGM, ecc.
3) Cambio alimentazione. Flora batterica non riconosce e non è in grado di assimilare.
4) Cross reattive. La confonde
5) Vaccinazione.